PRESENTAZIONE
Nonostante la questione delle origini della Libera Muratoria a molti paia oramai archiviata, pur se una considerevole mole di problemi ed enigmi permangono ancora insoluti facendo riferimento alla teoria dominante, uno studio approfondito della Maestria massonica mostra chiaramente che l’ipotesi di una invenzione tardiva del 3° grado, nonché della sua leggenda, non è affatto ammissibile. Estraniandosi dal dibattito passionale e ideologico, infatti, è inevitabile constatare che tale supposizione non regge a un’analisi critica rigorosa. Proprio a tal fine, ci è parso indispensabile avanzare un riesame completo delle nozioni specifiche concernenti questo grado, alla luce della documentazione attualmente disponibile e delle indagini più recenti.
Inizieremo il nostro studio con una breve presentazione delle origini del 3° grado, al modo in cui sono riportate dalla scuola storica francese nella teoria di sintesi. Quindi, nell’ambito di un approccio epistemologico, formuleremo una critica dei suoi fondamenti ed evidenzieremo i limiti del metodo impiegato per giungere alle sue conclusioni. Esporremo poi alcune conoscenze storiche indispensabili a un’adeguata comprensione dell’argomento e proporremo nuove linee di ricerca. Riprenderemo in seguito lo studio del 3° grado, appurando come gli elementi contestuali che avremo precedentemente esposto consentano di comprenderne meglio le origini.
Tenendo conto di tutto l’ambiente geo-politico-religioso dell’epoca e, soprattutto, dei secoli precedenti, integrando i princìpi di funzionamento di una società tradizionale com’era quella del Medioevo, studiando l’Arte della costruzione nel suo sviluppo temporale e prendendo parimenti in considerazione il contenuto dei rituali inglesi, scopriremo una storia molto diversa da quella che ci è stata raccontata finora.
L’AUTORE
Articoli, recensioni e studi critici a firma di David Taillades sono apparsi, tra le altre, sulle riviste «Ars Quatuor Coronatorum», «Les Cahiers Villard de Honnecourt», «La Règle d’Abraham», «Masonica» e «La Lettera G».
HiRaM: Le Mystère de la Maîtrise et les origines de la franc-maçonnerie (2017) è stato originariamente pubblicato nella collana Bibliotheque de la Franc-Maçonnerie delle Éditions Dervy, accanto agli altri volumi dello stesso autore: De la franc-maçonnerie opérative au rite Émulation (2013) e Franc-maçonnerie, l’histoire retrouvée (2019), la cui traduzione italiana sarà prossimamente predisposta e pubblicata da Harmonia Mundi.
SOMMARIO
Premessa all’edizione italiana – Prefazione di Louis Trebuchet – Introduzione – Il 3° grado e la teoria dominante – Contesto globale – Riesame delle conoscenze – Gl’insegnamenti del 3° grado – Il Santo Nome – Epilogo – Bibliografia.
VESTE TIPOGRAFICA
Formato 23,5 cm x 15,3 cm; copertina in cartoncino vergato Cordenons “Dalì” perla 285 gsm (con alette da 8,9 cm); pagine interne in carta “Palatina” avorio 100 gsm; brossura cucita a filo di refe.

SCHEDA
David Taillades, HiRaM: Il Mistero della Maestria e le origini della Libera Muratoria, pref. di Louis Trebuchet, trad. it. di Fabrizio Alfieri, Harmonia Mundi, Torino 2018.
256 pagine (grande formato e immagini)
collana GRANDI MONOGRAFIE, titolo n. 1
ISBN 978–88–99734–09–1
QUARTA DI COPERTINA (dalla Prefazione di Louis Trebuchet)
Questo libro di David Taillades è indispensabile per tre buoni motivi. Anzitutto, certo, perché il 3° grado, quello di Maestro, è un’articolazione essenziale in seno alla Libera Muratoria simbolica e speculativa; meglio ancora, il suo stesso cuore. Poi, perché l’intenzione dell’autore risponde alla necessità, viepiù evidente agli occhi di molti studiosi contemporanei, di riconsiderare la narrazione convenzionale della storia massonica, oramai palesemente sconfessata dai numerosi manoscritti ritrovati. Infine, perché tale disamina viene condotta a tuttotondo, ovverosia correlata – per la prima volta in quest’ambito – all’insieme delle discipline storiche e sociologiche, al fine di ricollocarne l’oggetto nel più ampio contesto politico, religioso, scientifico e culturale. Le sue conclusioni assumono estrema rilevanza per una profonda comprensione dell’argomento, dunque, ben oltre la pur solida revisione storiografica.
L’originalità di quest’opera e la sua ampia visione del contesto politico, religioso e culturale dell’epoca permettono di spiegare meglio le incertezze nell’evoluzione della leggenda del 3° grado, si tratti di Noè o Hiram, nonché l’approvazione o meno di tale leggenda sui versanti massonici contrapposti all’inizio del secolo XVIII, quello cattolico giacobita e quello protestante hannoveriano. L’autore stabilisce, a buon titolo, che «la parte del Maestro» non riguardava la preparazione a dirigere una loggia, ma la consacrazione dell’accesso a una posizione superiore, uno status nel significato dell’epoca, come – per esempio – nel tiers état francese. Nel lignaggio della società medievale, questa consacrazione si effettuava attraverso la partecipazione a un «Mistero», espressione vivente di un mito fondatore, apparentabile al culto dei santi della religione cattolica.
Opponendo a quest’ultimo la ricusa di «false meraviglie» da parte dei calvinisti, l’analisi dell’autore getta una luce completamente diversa sul rifiuto o, viceversa, sull’avallo della leggenda di Hiram, aprendo ampie prospettive sulla storia dell’apparizione del 3° grado nel quadro storico di una Massoneria sconvolta dal conflitto politico-religioso intorno alla dinastia degli Stuart. Il titolo dato a quest’opera, HiRaM, è quindi perfettamente giustificato.
Il rigore apportato da David Taillades al suo studio, l’altezza della prospettiva e la profonda comprensione a cui dà accesso permetteranno a tutti i Maestri Muratori di squarciare il velo di una rappresentazione a volte sommaria e convenzionale del loro grado, traendone infine una visione interiore della sua storia e del suo immenso significato.