MARSHA KEITH SCHUCHARD

Politica ed esoterismo massonici Le «antiche» radici stuardiste nel ruolo del Bonnie Prince Charlie quale Gran Maestro incognito

PRESENTAZIONE

La mia incursione nella storia massonica avvenne piuttosto inaspettatamente, quando, laureata e specializzanda in Letteratura britannica moderna, sollevai due questioni pericolose per il pendio scivoloso del lavoro d’investigazione spalancatosi innanzi a me: la prima, suggerita dal poeta irlandese William Butler Yates, secondo cui William Blake, il visionario artista del secolo XVIII, fu introdotto alla Cabala da un ebreo rosicruciano, il Dr. Falk; la seconda, dovuta allo scrittore irlandese James Joyce, il quale, nel grande romanzo Ulysses, ritrasse il suo uomo qualunque, Leopold Bloom, come un massone ebreo in una Dublino cattolica. Quando chiesi il perché di tali precisazioni, abbondantemente dileggiate nel mondo accademico come credulità irlandesi o arbìtri della fantasia, iniziai la mia discesa sul piano inclinato della ricerca storica intorno alla Cabala antica, al Rosicrucianesimo e alla Massoneria. E l’impeto si rivelò tale da trascinarmi nelle biblioteche e negli archivi delle Isole britanniche, di Francia, Olanda, Finlandia e, soprattutto, di Svezia. Nel tragitto, compresi che gli sviluppi massonici del secolo XVIII dovevano essere studiati in un contesto internazionale, onde evitare di restituire una visione riduzionista e non particolarmente acuta dei fatti.

Quando inaugurai la mia ricerca, nel 1974, quasi tutti i libri di storia sostenevano che la Libera Muratoria avesse formalmente preso avvio nel 1717, allorché quattro logge londinesi si costituirono come Grand Lodge, e che il suo proposito fosse quello di promuovere la scienza newtoniana, il razionalismo illuminista, la tolleranza religiosa e una forma di socializzazione apolitica. Ciò corrispondeva al vero per una cospicua corrente della storia massonica inglese, ma non prendeva in considerazione l’interesse spirituale ed esoterico che molti liberi muratori in Scozia, Irlanda, Europa continentale, Scandinavia, Russia e nella stessa Inghilterra continuavano a coltivare. Inoltre, gli artisti, i poeti e i romanzieri che maggiormente destavano il mio interesse avevano trattato questi temi arcani (in particolare, la Cabala ebraica e l’Ermetismo rosicruciano), rigettando le tendenze secolariste e razionalistiche proprie al governo hannoveriano, Whig e protestante della Gran Bretagna.

L’AUTRICE

Marsha Keith Schuchard, Philosophiæ Doctor presso The University of Texas at Austin, è autrice di centinaia di articoli accademici e cinque monumentali volumi sull’influenza politica, letteraria e artistica delle organizzazioni iniziatiche occidentali nei secoli XVIII e XIX. I suoi lavori sono apparsi in Nord America ed Europa con Random House e Brill Publishers.

Masonic esotericism and politics: the «ancient» Stuart roots of Bonnie Prince Charlie’s role as hidden Grand Master, versione ampliata di una conferenza tenuta presso la «St. John’s Lodge» n. 1 di New York, è stato contemporaneamente pubblicato in lingua originale inglese come hors-série della rivista francese «La Règle d’Abraham».

SOMMARIO

Introduzione – Swift, Lullo e l’arte massonica della memoria – Libera Muratoria stuardista e architettura salomonica – Rivalità tra giacobiti e hannoveriani – Mar, Ramsay e la restaurazione della Libera Muratoria stuardista – Il Bonnie Prince Charlie emerge sulla scena massonica – Il Royal Order of Heredom and Kilwinning – L’antica cavalleria del Tempio di Gerusalemme – I destini dei Gran Maestri giacobiti – Il Gran Maestro incognito e la rete scozzese – Lealisti del vecchio mondo e rivoluzionari del nuovo mondo – Ripristinando il Tempio nel Nord – Conclusioni.

VESTE TIPOGRAFICA

Formato tascabile 19,5 cm x 10,5 cm; copertina in cartoncino vergato Cordenons “Dalì” perla 200 gsm (con alette da 7,5 cm); pagine interne in carta Favini “Aralda” avorio 120 gsm; stampa offset tipografica; brossura cucita a filo di refe.

SCHEDA

Marsha Keith Schuchard, Politica ed esoterismo massonici: Le «antiche» radici stuardiste nel ruolo del Bonnie Prince Charlie quale Gran Maestro incognito, Harmonia Mundi, Torino 2017.

160 pagine

collana tascabile MONOGRAFIE, titolo n. 7

ISBN 978–88–99734–06–0

QUARTA DI COPERTINA

La ricerca sulla presunta affiliazione di Carlo Edoardo Stuart alla Libera Muratoria giacobita o scozzese è stata a lungo ostacolata dall’assunto, sviante, che la Massoneria britannica abbia avuto inizio con la Grand Lodge del 1717, connotandosi come movimento apolitico e razionalista. Il recente sviluppo degli studi storici, invece, restituisce l’insieme delle attività del Bonnie Prince Charlie a un contesto diplomaticamente diversificato e orientato spiritualmente, fedele alle tradizioni ancients, scozzesi e irlandesi. Con partecipazione e perizia, Schuchard ricostruisce disegni e speranze della causa stuardista, finanche in terra d’Italia e nella loggia della Roma papale, all’atto dell’iniqua scomunica promulgata nei confronti di tutti i liberi muratori da parte della Chiesa cattolica.

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About MARSHA KEITH SCHUCHARD

Marsha Keith Schuchard, Philosophiæ Doctor presso The University of Texas at Austin, è autrice di oltre sessanta articoli accademici e quattro monumentali volumi sull’influenza politica, letteraria e artistica delle organizzazioni iniziatiche occidentali nei secoli XVIII e XIX. I suoi lavori sono apparsi in Nord America ed Europa con Random House e Brill Publishers.